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PESCEAZZURRO: A TAVOLA CON I PESCATORI PER GUSTARE IL TESORO DELL’ADRIATICO
Settore: PESCA
24 apr 2014
Mangiare pesce azzurro mantiene sano il cuore, tiene sveglio il cervello, in forma il corpo e sostiene anche il buonumore. Un vero elisir di cui in Adriatico è possibile beneficiare con tutto il valore aggiunto del km 0 e della filiera corta, se il pescato, di provenienza rigorosamente locale, viene portato a tavola direttamente dai pescatori, nel pieno rispetto della stagionalità delle catture, cucinato secondo le ricette del territorio, con un rapporto qualità prezzo imbattibile, e con grande attenzione alla sostenibilità e alla logica antispreco. È la sfida lanciata dalla cooperativa Coomarpesca di Fano (Pu), che ha ideato e gestisce la prima catena in Italia di ristoranti self-service Pesceazzurro, dedicata alla promozione e valorizzazione dell’oro blu dell’Adriatico.
L’avventura, partita alla fine degli anni ’70 per aumentare il margine di profitto e trovare nuovi canali di sbocco dei prodotti ittici dei propri associati, ha registrato una continua crescita. Dopo lo sbarco in Romagna, sono oggi quattro le località lungo la riviera in cui il Pesceazzurro ricomincia le sue aperture con la Pasqua 2014: presso l’Acquario di Cattolica (tutti i giorni) e a Milano Marittima, Rimini, e Fano (aperti il 25, 26, 27 aprile e dal 1 maggio tutti i giorni).
I ristoranti della catena Pesceazzurro, con 102 persone, grazie alla loro formula che unisce qualità del prodotto e prezzi low cost, hanno registrato, nel 2013, 460mila presenze. Quest’anno i ristoranti diventeranno ancora più sostenibili con l’eliminazione di tutta la plastica, sostituita con piatti, bicchieri e posateria biodegradabile, e lanciando il doggy bag “Fatti gli avanzi tuoi”, per permettere ai clienti di portare a casa ciò che non si è consumato. Info www.pesceazzurro.com