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VI° ASSEMBLEA LEGACOOP MARCHE: DIREZIONE REGIONALE APPROVA DOCUMENTO CONGRESSUALE
Settore: LEGACOOP MARCHE
Il percorso di preparazione alla VI° assemblea congressuale di Legacoop Marche, che si svolgerà venerdì 15 marzo all’hotel Il Casale di Colli del Tronto (Ascoli Piceno), si arricchisce di un nuovo tassello, quello del documento congressuale, votato all’unanimità dalla direzione regionale, e del logo che contraddistinguerà l’appuntamento.
Le Marche, ha detto il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, “sono una regione che viene sempre più definita con le caratteristiche di sviluppo di quelle del Sud Italia, all’interno di una trasformazione epocale e radicale. Come cooperatori, abbiamo la possibilità di decidere insieme come affrontare questa evoluzione” in un quadro contemporaneo, ha aggiunto Alleruzzo. “in cui c’è sempre più bisogno di partecipare pur essendo sempre più difficile trovare il tempo per farlo nei contesti in cui tutti operiamo, che siamo spesso costretti ad inseguire. Credo sia necessaria, anche come cooperatori, una riflessione su quanto siamo disposti a pagare la competizione e su quanto siamo disponibili a rinunciare in termini di comunità per inseguirla, a cominciare dalla nostra vita, dai rapporti con la famiglia e gli amici”.
Una riflessione che trova un legame anche con la scelta, da parte della direzione regionale, di uno dei cinque pilastri del manifesto “Cambiare l’Italia cooperando”, quello della sostenibilità. Elemento, che attraverso un algoritmo che considera anche il numero delle cooperative associate, i soci, il fatturato, ha tradotto graficamente nel logo che accompagnerà Legacoop Marche in tutto il percorso congressuale.
La direzione regionale ha anche votato, il documento congressuale, illustrato da Massimo Lanzavecchia di Legacoop Marche, che, accanto ai cinque pilastri di “Cambiare l’Italia cooperando”, lavoro, innovazione, legalità, welfare, sostenibilità, prevede i dieci obiettivi strategici per la rinascita post sisma per “la nostra cooperazione che, di fronte al fallimento di un modello economico, con forti ripercussioni negative anche nelle Marche, può avere la capacità di ripensare al suo disegno”. Gli obiettivi riguardano i servizi per l’infanzia, il lavoro e l’autorganizzazione dei lavoratori, i servizi per gli anziani, turismo e cultura e reti territoriali, abitare la comunità e housing sociale, agricoltura, recupero dei terreni abbandonati e ricambio generazionale, Appennino vivo e cura del patrimonio forestale, welfare aziendale e di comunità, formazione permanente, cooperazione di comunità.
“E’ sempre complicato sintetizzare in poche righe il lavoro fatto – ha detto Fabio Grossetti, coordinatore di Legacoop Marche -, e quello che si vorrà fare come gruppo dirigente per cercare di affiancare e tutelare le attività delle cooperative aderenti. Questo documento ci permette di ragionare tutti insieme sulle cose più importanti per la nostra associazione in questa fase congressuale che ci consente di definire il senso di appartenenza a Legacoop e di costruire insieme la strategia per i prossimi quattro anni”.
Le candidature a presidente di Legacoop Marche, ha detto Luigi Giampaoletti della commissione prevista dallo statuto, andranno presentate entro il 25 febbraio. La direzione regionale ha poi votato alcune modifiche dello statuto.