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UE: ACI MARCHE CHIEDE INCONTRO ALLA REGIONE SU PROGRAMMAZIONE FONDI 2014-2020
Settore: LEGACOOP MARCHE
1 mar 2014
La cooperazione marchigiana, per le sue caratteristiche, necessita di misure dedicate e priorità specifiche nell’ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi dell’Unione europea. Per questo, l’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche, composta da Agci, Confcooperative, Legacoop delle Marche, ha chiesto un incontro all’assessore regionale alla Cooperazione, Luigi Viventi, a quello delle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, e a quello del Lavoro, Marco Luchetti, affinché, nel nuovo Programma operativo regionale siano previste azioni di valorizzazioni e di sviluppo della cooperazione attraverso i fondi Ue. Nel Por, aggiunge l’Aci, le Centrali cooperative possono anche trovare spazio come agenti di promozione e di accompagnamento alle azioni previste dal Programma operativo. La richiesta, che dovrebbe riguardare le Centrali dotate di riconoscimento ministeriale, attive sul territorio regionale da almeno tre anni, con strutture di servizio ad esse collegate, è ancora più necessaria alla luce della progressiva riduzione di risorse economiche regionali e nazionali al mondo cooperativo.
Fra le misure ipotizzate dall’Alleanza, ci sono le ristrutturazioni innovative d’imprese cooperative esistenti e la creazione di nuove coop oltre ad azioni per favorire il ricambio generazionale del management e del personale direttivo delle cooperative insieme a servizi per il lavoro e per l’orientamento al lavoro in cooperativa nelle scuole e nelle Università. Per affrontare le conseguenze della crisi economica, le Centrali propongono di inserire nel Por misure per favorire, nelle cooperative, progetti di riorganizzazione e di aggregazione e promuovere la creazione di progetti di sviluppo di filiere produttive o territoriali per l’agroindustria, la logistica di distretto, i servizi sociali, l’housing sociale, il patrimonio culturale, le energie rinnovabili, le cooperative di comunità.
L’Aci Marche propone anche misure per il credito come finanziamenti specifici per gli investimenti e la possibilità di partecipare al capitale di rischio delle cooperative, sulla base della positiva esperienza di Coopinvest, da parte di soggetti pubblici e privati. Lancia anche un’azione a favore dello sviluppo competitivo del terzo settore tramite la “sovvenzione globale”, uno strumento in grado di attivare e sperimentare forme di partecipazione locale tra operatori economici e sociali da coinvolgere nella realizzazione d’iniziative per rispondere ai bisogni del territorio e delle comunità locali. Propone, sempre nel campo dell’economia sociale, che la cooperazione sociale possa accreditarsi per i servizi al lavoro e d’inclusione sociale garantendo la gestione di percorsi sostenibili per le persone più deboli.