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OSTRA: IL DEBUTTO DEL PROGETTO MISA-NEVOLA PER L’AGRICOLTURA SOCIALE
Settore: AGROALIMENTARE
Un “laboratorio” per lo sviluppo dell’agricoltura sociale da parte della cooperazione agricola e di quella sociale. E’ il progetto, sostenuto dalla legge regionale 7/2005, che interesserà il territorio delle valli del Misa e del Nevola, illustrato dalle Centrali cooperative delle Marche nel Palazzo Municipale di Ostra (An). Una sperimentazione per soddisfare le necessità di bisogni sociali e di miglioramento di vita delle comunità del territorio del Cogesco, il Consorzio dei nove Comuni presenti nelle due vallate.
Con l’agricoltura sociale, infatti, coop sociali e agricole, oltre a produrre beni agroalimentari, svolgono un’attività sociale attraverso l’inserimento lavorativo o il recupero terapeutico di soggetti svantaggiati. L’interesse verso questo comprensorio per la proposizione di nuove esperienze in ambito agricolo e rurale, hanno spiegato nel seminario Simone Cecchettini, responsabile regionale Legacoop Marche Agroalimentare, e Sandro Buatti, agronomo, risiede negli aspetti che caratterizzano proprio quest’area: quello storico dell’esperienza dei monaci di Fonte Avellana, che legarono anche in questa zona la gestione agricola e la pianificazione del territorio con il perseguimento di obiettivi di giustizia sociale e di cooperazione; quello geografico, rappresentando quest’area uno spaccato della regione che va da un Comune parzialmente montano fino alla costa urbanizzata; quello amministrativo, che mostra una spinta alla collaborazione e alla gestione condivisa dei servizi per il benessere delle popolazioni dei diversi comuni.
Al seminario di Ostra, che è stato un primo momento di confronto e di riflessione sul tema da parte della cooperazione sociale, come l’esperienza della T41b di Pesaro e della Rete campi solidali e cooperativa agricola sociale Terra, illustrata dal presidente Danilo Marchionni, ne faranno seguito altri con il mondo agricolo per arrivare alla creazione di una rete progettuale per il territorio.