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LUSETTI: 25 APRILE, VALORI VISSUTI CONTRO IL QUIETO VIVERE
Settore: LEGACOOP
24 apr 2016
“I valori si appannano, perdono forza e capacità di incidere sulla realtà, quando diventano astratti. Ma nelle scelte di chi facendo la Resistenza ha ridato dignità al nostro Paese e aperto la strada alla Liberazione non c’era niente di retorico, niente di astratto”. Inizia così il messaggio del presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti, in occasione della Festa della Liberazione.
“Erano persone normali, non eroi – afferma Lusetti -, qualcuno era generoso, qualcuno vigliacco. C’erano le persone per bene e anche quelle che non si erano sempre comportate in modo corretto. Erano uomini, come noi, come tutti. Ma la storia ha messo le loro vite davanti a un bivio. Non l’hanno scelto: ci si sono trovati e sono sicuro che in tanti ne avrebbero fatto volentieri a meno. Ma dovevano scegliere da che parte stare. Se provare a salvare la pelle o cercare di fare qualcosa, quello che si poteva, perché la vita, i rapporti tra le persone, fossero un po’ meglio di così, di come chi aveva invaso il nostro Paese le aveva fatte diventare”.
“Hanno deciso, con le proprie paure e i propri limiti, i valori e i difetti, di salire un gradino. Di non accontentarsi di sopravvivere – prosegue Lusetti – di non fare da spettatori, di non lamentarsi, ma di assumersi il rischio di reagire, di fare la propria parte. Hanno deciso che non valeva la pena continuare a vivere se non si poteva rimanere uomini e che non si poteva essere uomini rinunciando alla libertà, accettando la violenza contro i deboli, mettendo da parte i propri valori”.
“Erano persone normali, non eroi – conclude il presidente Lusetti -, per questo, se eliminiamo la retorica, le loro storie ci parlano ancora oggi e ci spingono, nelle vicende meno drammatiche e spesso più opache che caratterizzano le nostre vite e il nostro tempo, a metterci in gioco e a scommettere sui nostri valori. Al di là delle convenienze e delle paure. Facendo ogni giorno la nostra parte”.