Sei in: “IL GIURAMENTO DEGLI ANCONETANI” TORNA AL SUO SPLENDORE CON COOP ALLEANZA 3.0
“IL GIURAMENTO DEGLI ANCONETANI” TORNA AL SUO SPLENDORE CON COOP ALLEANZA 3.0
Settore: COOPERATIVE
Rinasce “Il giuramento degli anconetani”, presentato nella Pinacoteca Comunale F. Podesti, dopo il restauro sostenuto da “Opera tua”, il progetto di Coop Alleanza 3.0, che unisce l’arte e i sapori del territorio. Il capolavoro è risultato vincitore della tappa dell’iniziativa che a giugno e luglio del 2017 ha riguardato le Marche: è stato infatti votato dal 68% dei soci della Cooperativa che hanno scelto tra questo dipinto e il dipinto “Natura morta con cacciagione”, conservato nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno.
Ad ammirare la tela, dopo il restauro iniziato quest’anno a febbraio, concluso ad agosto, hanno partecipato il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Marasca, il consigliere di amministrazione di Coop Alleanza 3.0 Antonello Delle Noci e il presidente di Zona soci di Ancona, Luigi Giampaoletti. L’illustrazione delle fasi tecniche del restauro sono state affidate all'architetto Carlo Birozzi della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, al consulente restauratore Carlo Giantomassi e ai restauratori della Tecni.co.r di Roma, Marco Pulieri e Paola Zari.
L’OPERA E IL RESTAURO
“Il giuramento degli anconetani” di Francesco Podesti (Ancona 1800 – Roma 1895) è il simbolo di Ancona ed è stato premiato all’Esposizione universale di Londra del 1851 e a quella di Parigi del 1855. La scena si riferisce ad un evento storico del 1173 quando la città, allora Repubblica marinara indipendente, fu posta sotto assedio dalle truppe di Cristiano di Magonza luogotenente di Federico Barbarossa e dalla flotta veneziana sua alleata. L’assedio durò sette mesi nei quali Ancona riuscì a resistere e respingendo il nemico. Il quadro “fotografa” il momento in cui consiglieri, soldati e popolo giurano di resistere fino alla morte.
L’intervento di restauro, realizzato in collaborazione con Fondaco Italia, società attiva dal 2004 nella valorizzazione dei beni culturali, che ha lavorato a sua volta con le istituzioni territoriali, è stato preceduto da una fase di analisi e rilievi, anche a luce infrarossa, per localizzare le zone della tela maggiormente degradate. In seguito sono stati rimossi i detriti e asportate le ossidazioni per poi procedere a rendere omogenea la cromatura dei colori. Sono stati poi fatti la rifoderatura e il consolidamento della tela sul retro a cui è seguito il ritocco pittorico. Dopo le integrazioni pittoriche su tutta la tela, il dipinto è stato montato su un nuovo telaio e ad esso è stato applicato un protettivo neutro. I soci hanno potuto vedere sul sito della Cooperativa l’andamento dei lavori di restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento dell’intervento di recupero. Il restauro è stato realizzato dalla Tecni.co.r di Roma.
I RISULTATI DI OPERA TUA
Nel 2017, grazie a “Opera tua”, Coop Alleanza 3.0 ha restaurato, con 100 mila euro, 7 capolavori artistici. Di questi, 4 sono già stati recuperati, oltre a quello presentato oggi: l’olio su tela “Sant’Anna con bambino” (cattedrale di Matera), l’olio su tela “I fiori di cardo” di Basilio Cascella (Palazzo Farnese di Ortona, Chieti), l’olio su tavola “Sacra famiglia con Sant’Orsola” (Pinacoteca del Museo degli eremitani di Padova) la statua lignea “Cristo del XIII secolo” (Castello di Copertino, Lecce) e il “Mosaico a nido d’ape” (Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Udine) che è stato riscoperto pochi giorni fa in contemporanea con la valorizzazione del museo. Il monumento “Fontana del genio” (Piazza della Rivoluzione, Palermo) è in fase di restauro.
OPERA TUA 2018
Coop Alleanza3.0 ha lanciato “Opera tua” anche nel 2018: unendo la valorizzazione delle specialità locali con il recupero di capolavori da salvare, con 150 mila euro di fondi e 8 tappe in quasi 400 negozi. Le opere da restaurare sono state scelte con Fondaco Italia. Da quest’anno, “Opera tua” può contare anche sulla collaborazione dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Una peculiarità del progetto è il legame con il territorio, con l’individuazione di opere espressione della cultura delle diverse aree e realizzate da artisti legati alle varie regioni. Anche nel 2018, a maggio, ““Opera tua” ha fatto tappa nelle Marche con due capolavori dedicati a importanti figure locali: il “Ritratto di Padre Matteo Ricci”, conservato a Palazzo Buonaccorsi a Macerata, e il monumento dedicato a Raffaello Sanzio di Luigi Belli ad Urbino.