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WELFARE: LEGACOOPSOCIALI MARCHE, OCCORRE SUPERARE CONSEGUENZE COVID
Settore: LEGACOOP MARCHE
4 nov 2021
Una presenza, quella della cooperazione sociale di Legacoop Marche, che durante l'emergenza sanitaria ha fatto la differenza. Le cooperative sociali, pur nelle difficoltà del periodo, hanno continuato a presidiare i territori, non hanno abbandonato i servizi dedicati alle persone più fragili, all'assistenza di anziani, bambini, minori. Ad un bilancio di quanto successo in questi due anni nel sistema del welfare e alle prospettive e opportunità che potranno nascere dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata dedicata "Cooperandare, orizzonti della cooperazione sociale delle Marche", l'assemblea regionale di Legacoopsociali Marche che si è svolta in videoconferenza dalla Locanda del terzo settore-Centimetro zero di Pagliare del Tronto (Ascoli Piceno).
Sono 71 le cooperative sociali aderenti, con 10.500 soci, 7.232 occupati e un fatturato di 180 milioni, con una costante crescita negli anni pre Covid. "Con la pandemia - ha detto il direttore di Legacoop Marche, Fabio Grossetti -, hanno dimostrato ancora di più la sua resilienza e resistenza. Hanno affrontato le difficoltà salvaguardando l'occupazione e trasformando i problemi e il disagio trasformandoli in opportunità di crescita".
Insieme "alla consapevolezza dell'importanza del ruolo delle cooperative sociali in questa regione - ha affermato il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo -, dobbiamo ora affrontare le forti conseguenze avute sia umane sia economiche, con una riduzione di fatturato anche del 10% e una ricaduta pesante anche sulla organizzazione dei servizi in un momento sociale che era già difficile. Per il futuro sarà fondamentale che questo ruolo di soggetti protagonisti del welfare marchigiano venga riconosciuto e confermato".
Uno sforzo in cui, ha sottolineato Diego Mancinelli, presidente di Legacoopsociali Marche, "sarà fondamentale il ruolo della Regione Marche per i ristori anche per il 2021, dopo quelli dello scorso anno, e il recente finanziamento alle cooperative sociali di tipo B, che fanno inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Un importante passo del dialogo in corso con l'amministrazione regionale e per continuare il percorso nel futuro".
Una prospettiva a breve termine che avrà bisogno di contare anche sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Un'opportunità per lavorare sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e di lotta alle disuguaglianze sociali - ha detto la presidente nazionale di Legacoopsociali, Eleonora Vanni -, un'occasione per realizzare una coesione e una collaborazione fra tutti gli attori che operano nel settore partendo proprio dalla costruzione condivisa di progetti per il Pnrr che permettano alle persone fragili di raggiungere il necessario benessere".
Per il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, "la cooperazione sociale ha una qualità dei servizi di primissimo livello e una credibilità così forte da consentire un dialogo continuo anche con la filiera istituzionale della quale fa parte, a pieno titolo, anche l'ente camerale. Proprio questa filiera è l’ambiente ideale per proporre, valutare e misurare le politiche pubbliche: chi ha una responsabilità istituzionale, politica in particolare, deve trovare sinergie e azioni condivise con il vostro mondo per continuare a garantire le risposte ai bisogni fondamentali per la vita delle persone più fragili".
All'assemblea di Legacoopsociali Marche sono intervenuti il sindaco di Spinetoli, Alessandro Luciani, Giovanni Santarelli, dirigente pf Sociale Regione Marche, Giorgio Bisirri, presidente Marche Servizi, il presidente di Confcooperative Marche, Massimo Stronati, Orietta Zitti, Agci Solidarietà Marche.